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Pubblicato il 16 dicembre 2021

La Svizzera nel mondo

La Svizzera persegue una politica estera attiva volta a consolidare le relazioni con i Paesi confinanti e con l’UE, a intensificare la collaborazione con partner globali, a sviluppare la mediazione nel campo della pace e della sicurezza e a rafforzare l’impegno per la prosperità e lo sviluppo sostenibile. Grazie alla sua neutralità, il nostro Paese è diventato la culla di molteplici organizzazioni internazionali, di stanza soprattutto a Ginevra.

Vista del Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra con le bandiere dei vari Stati.

Nella politica estera svizzera, le relazioni con l’UE, e in particolare con i Paesi confinanti, svolgono un ruolo importante. Nello specifico, la Svizzera si impegna sul piano multilaterale per la stabilità in Europa e nel mondo e intensifica i partenariati strategici.

La neutralità costituisce uno dei fondamenti della politica estera svizzera. In virtù di questo principio, la Svizzera non può partecipare a conflitti armati. Come Stato neutrale, media tra le parti in conflitto e ospita organizzazioni, incontri e negoziati. In caso di rottura delle relazioni diplomatiche, assume mandati in qualità di potenza protettrice per Paesi terzi.

Dopo la fondazione della Croce Rossa a Ginevra, la neutralità e la tradizione umanitaria del Paese hanno fatto della città sul Lemano la culla di centinaia di organizzazioni internazionali e non governative (ONG).

La Svizzera si impegna attivamente nella cooperazione allo sviluppo sostenibile e fornisce aiuto d’emergenza in caso di catastrofi umanitarie.

Fatti e cifre sulla Svizzera e sul mondo

  • La Svizzera conta circa 160 rappresentanze all’estero (ambasciate, consolati, uffici di cooperazione e missioni) e circa 200 rappresentanze onorarie.
  • Nel 2002 la Svizzera ha aderito all’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
  • Le relazioni tra la Svizzera e l’Unione europea si fondano su una serie di accordi bilaterali settoriali: gli Accordi bilaterali I (1999), gli Accordi bilaterali II (2004) e altri accordi bilaterali e di cooperazione (a partire dal 2004).
  • Nel 2023 la Svizzera ha destinato circa 4,6 miliardi di franchi all’aiuto allo sviluppo, ossia lo 0,6 % del proprio reddito nazionale lordo, rientrando così nella top ten a livello internazionale (classifica CAS).
  • Il Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) comprende un pool di 550 esperte ed esperti che, sulla base di un sistema di milizia, forniscono aiuto d’emergenza in loco in caso di catastrofi e conflitti.
  • Dal 1953 un gruppo di osservatori svizzeri e svedesi è presente sulla linea di demarcazione tra Corea del Sud e Corea del Nord, dove sorveglia il rispetto dell’armistizio stipulato tra i due Paesi oltre 60 anni fa.
  • Nel quadro di un mandato in qualità di potenza protettrice, durante la Seconda guerra mondiale la Svizzera ha curato gli interessi diplomatici di 35 Stati e oggi cura quelli di 6 Paesi. Il caso più noto riguarda gli interessi degli Stati Uniti in Iran a seguito della crisi degli ostaggi del 1979–1980. A tutt’oggi la Svizzera continua a rappresentare gli Stati Uniti in Iran.
  • La Svizzera ha sostenuto a lungo i negoziati sul programma nucleare iraniano che si sono conclusi nel 2015 con la firma di un accordo.
  • Ginevra ospita circa 750 ONG, 40 organizzazioni internazionali, 180 rappresentanze di Stati e molti altri organismi attivi nella cooperazione internazionale, come il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).

Per saperne di più

Il consigliere federale Cassis è seduto di fronte al ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg e sta parlando con lui.

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Fontana con il globo terrestre presso il Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra.

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Immagine dei partecipanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite al Palais des Nations a Ginevra.

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